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martedì 2 agosto 2011

e_mail arrivata da Raffaele

Spiace molto anche a me, ma il problema non è solo di comunicazione – il problema è anche genuinamente politico.

Non siamo riusciti a far capire che l’omofobia non è una cosa che riguarda solo noi LGBTQ (la “Q” di “Questioning = che si sta interrogando” permette di includere anche me), ma è anche uno dei sintomi del declino del nostro paese, così come il sessismo, la xenofobia e l’islamofobia.
Tra l’altro … nel paese degli eterni sondaggi, si è mai provato a chiedere alla gente che ne pensa dei matrimoni gay o dell’omofobia? La mia opinione è che la gente sia più aperta dei parlamentari che ci ritroviamo, ma la crisi della rappresentanza politica (esacerbata dal “Porcellum”) rende codesti parlamentari dipendenti da un centro di potere esterno chiamato Vaticano.
Non dico che bisogna fondare un partito LGBT, ma occorre cominciare a farsi qualche domanda; per esempio, è stato notato che la crisi economica colpisce le minoranze più duramente – ma questo vale solo per le minoranze etniche od anche per quelle sessuali?
Non sarebbe quindi nostro interesse chiedere al governo di smetterla di pensare solo ai processi ed alle aziende di Berlusconi (quando va bene) o ad attizzare tutte le fobie (quando va male) e chiedergli di trovare un modo di far ripartire l’economia?
E considerato che l’istruzione generalmente è un antidoto ai pregiudizi (Rocco Bottiglione non è istruito, e quindi non fa eccezione), ed aiuta le minoranze ad emergere (non per niente le donne studiano di più degli uomini), non dobbiamo preoccuparci delle conseguenze che avrà su di noi l’opera della Gelmini?
Essere LGBTQ non vuol dire solo preoccuparsi delle proprie relazioni intime – vuol dire anche proporre una visione complessiva della società in cui chiunque possa riconoscersi.
Ciao, RL

martedì 25 gennaio 2011

Stop alla solitudine

Aprirsi agli altri.
I tempi sono freddi. E non s’intende solo in senso atmosferico.
Molte persone stanno tutto il giorno tra le quattro mura di casa con l’unica compagnia della televisione e si sentono inevitabilmente sole.
In realtà, esistono tanti modi per potersi fare degli amici e questo ad ogni età. E’ necessario fare un piccolo sforzo e abbandonare la pigrizia. Molte ricerche hanno dimostrato che chi ha delle relazioni soddisfacenti con gli altri guadagna in salute e in longevità.
La solitudine è una condizione che influisce molto sul nostro benessere, tuttavia si va diffondendo sempre di più anche tra le persone più giovani, soprattutto per i ritmi frenetici della vita moderna che non lasciano il tempo per stabilire e coltivare rapporti con gli altri. A peggiorare la situazione talvolta è la timidezza con la difficoltà di andare verso gli altri . Per le persone più avanti con gli anni, spesso l’arrivo del pensionamento significa chiudersi in casa e in sé stessi, abbandonando ogni forma di vita attiva. A volte è il trasferimento in un’altra città a causare il senso di solitudine, il rimanere vedovi o l’uscita dei figli da casa (la cosidetta sindrome del “nido vuoto”). Comunque sia nessuno di questi motivi impedisce di riorganizzarsi la vita, diventare attivi e stabilire relazioni con gli altri, se si vuole.
Non rimanete seduti sul divano, ma prendete in mano la vostra vita.
Forse non è sempre facile fare nuove amicizie, perché si ha poco tempo da dedicarvi e nonostante si abbiano molte conoscenze, nessuna di queste è veramente in grado di non farci sentire la solitudine. Spesso anche con gli amici di vecchia data i rapporti si affievoliscono, perché ognuno prende la propria strada. Tuttavia se si vogliono creare nuove relazioni sociali bisogna impegnarsi a dedicarvi il tempo e l’energia necessari, creare sempre nuove occasioni di incontro, cominciando col frequentare posti dove si può socializzare (un corso, un’associazione, una sala da ballo). Un atteggiamento positivo rende molto più facile trovare degli amici, prendiamo ad esempio il nostro gruppo "le stelle vaganti!" ; in solo questo inverno di attività sono nate molte amicizie.
Qui da noi, ci s’impegna nel sociale, si guadagnano degli amici trascorrendo il tempo in modo intelligente.
Per poter incontrare le persone giuste con cui condividere interessi, bisogna riflettere su cosa ci piace veramente e indirizzarsi verso quella determinata strada.
L' associazione come la nostra (juliette & Juliette) o altri gruppi di amici/che (es. stelle vaganti) propongono spesso iniziative dove è possibile incontrare persone che condividono gli stessi interessi. Impegnarsi nel sociale poi, rappresenta un modo di organizzare il tempo per sè stessi, pensando agli altri: potete frequentare una casa di riposo, aiutare bambini, assistere persone disabili, offrirvi come volontari presso un’associazione od un gruppo come il nostro. Sono tutte attività che oltre a riempire le giornate, vi riempiranno anche il cuore.
L’importante è che in tutto quello che fate rimaniate sempre fedeli a voi stessi.
Buona Vita da Gaya

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